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Perchè non devi abituarti al dolore: ascolta il messaggio del corpo

Quante volte non ti senti bene e ti dici che devi tenere duro e andare avanti, quante volte ignori i segnali del tuo corpo. Siamo portati a credere che chi resiste al dolore fisico è una persona forte, e chi invece non lo fa, è un debole. L’atteggiamento giusto è sempre quello rivolto all’ascolto, al chiederti perchè provi dolore, quando e dove si manifesta, se ci sono delle cause fisiche (attività particolari, alimentazione) o emotive che lo scatenano.

Il corpo comunica con te ogni giorno e lo fa attraverso il dolore più o meno intenso, quando lo ignori, questo può portare alla malattia. Meglio fermarsi e prendersene cura prima che sia troppo tardi perchè non c’è niente di più importante dello stare bene. Secondo la visione macrobiotica, il dolore non è l’espressione di un disagio in quel punto specifico del corpo, ma un campanello di allarme che indica una mancanza di equilibrio, un blocco energetico importante.

Il dolore indica anche una mancanza di equilibrio tra l’uomo e il suo ambiente: siamo fatti di energia (Ki) e scambiamo questa energia continuamente con l’ambiente esterno in un processo di dare e ricevere nel quale il Ki non deve bloccarsi o ristagnare, perchè quando accade, questo porta alla malattia.

Il metodo di comunicazione e scambio energetico più profondo ed efficace che abbiamo con l’ambiente esterno è la nostra alimentazione: più è in armonia con la natura e l’ambiente in cui viviamo, più il nostro sistema corpo è in equilibrio. Di questi concetti ti parlo nel corso di macrobiotica al quale ti puoi iscrivere da questo link

L’altro aspetto da considerare è il contesto emotivo nel quale vivi e che influisce considerevolmente sulla presenza di dolore: pensa a rigidità muscolare, mal di stomaco, mal di pancia, sono solo alcuni dei dolori che sono causati dallo stress, ad esempio.

Pertanto, quando si presenta un dolore le domande migliori da farti sono:

  1. In che momento della giornata si presenta? (es. sempre quando devo andare al lavoro, quando arrivo in ufficio, quando torno a casa, dopo pranzo, al risveglio, ecc.)
  2. Ci sono delle situazioni o persone particolari che scatenano questo dolore o lo rendono più acuto?
  3. Ci son cibi particolari che scatenano questo dolore o lo rendono più acuto?
  4. Cosa attenua o placa il dolore? Quali sono le occasioni nelle quali mi sento meglio?
  5. Ci sono dei cibi in particolare che mi fanno sentire meglio?

Tutte queste domande sono essenziali perchè ti fanno comprendere la causa sulla quale puoi lavorare e, per esperienza, c’è sempre una componente alimentare unita a quella emotiva. Spesso nei casi di dolore con causa psicosomatica, l’alimentazione non fa ce acuire il dolore e renderlo più frequente, un po’ come gettare benzina sul fuoco. Dico sempre che dobbiamo mantenere la nostra terra ben coltivata attraverso la giusta alimentazione per evitare di far crescere le erbacce.

Abituarsi a sopportare il dolore non serve a nulla, non è da supereroi ma è un atteggiamento sciocco. Se ascolti il tuo dolore, può indicarti la via per cambiare direzione in meglio e apportare dei miglioramenti alla tua vita. Il processo di degenerazione dal dolore alla malattia può essere invertito anche velocemente con l’alimentazione e lo stile di vita giusti g e in questo la macrobiotica è incredibilmente efficace. Se vuoi approfondire questi temi, iscriviti al corso di macrobiotica o prenota una consulenza con me a questo link

Altre due componenti essenziali sono la meditazione e la gestione dello stress, temi che puoi approfondire nel mio corso di mindfulness a questo link

https://youtu.be/N69kx-5-oSM

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