Cos’è la macrobiotica? I suoi pilastri
Mi avranno fatto questa domanda mille volte, me la sono fatta spesso anche io prima di studiarne e applicarne i principi. Il nome sembra strano ed esotico, ma la verità è che non è poi un pensiero così distante da noi.
In senso generale, la macrobiotica è una vera e propria filosofia di vita, non abbraccia solo l’alimentazione – anche se questa rappresenta il suo fulcro – ma anche l’uomo nella sua interezza e il suo rapporto con il mondo circostante.
Il concetto chiave della macrobiotica è l’EQUILIBRIO, l’equilibrio delle energie nel nostro corpo, l’equilibrio nel nostro rapporto con l’ambiente, l’equilibrio nella scelta del cibo. Questo concetto è basato sulla visione del mondo come caratterizzata dalla polarità di due energie opposte: YIN e YANG. Yin è notte, freddo, espansione, yang è giorno, caldo, contrazione.
La scelta degli alimenti e degli stili di cottura si basa sulla ricerca di questo equilibrio tra yin e yang per dare all’uomo ciò che serve per vivere in modo sano ed equilibrato con l’ambiente in cui vive. Provo a spiegartelo in modo molto semplice: se vivi in un paese tropicale, la tua alimentazione sarà prevalentemente basata su alimenti e stili di cottura che hanno un’energia più yin (frutta tropicale, preferenza di cibi crudi e rinfrescanti), se invece vivi in un paese freddo, la tua alimentazione sarà basata prevalentemente su cibi e cotture più yang (radici e legumi cotti a lungo, zuppe, stufati, ecc.).
Se osservi la diversità e la varietà delle diete tradizionali dei paesi del mondo, ma anche solo in Italia, ti rendi conto di come l’uomo abbia sempre applicato questi principi. In Italia nel nord i piatti tradizionali hanno cotture lunghe, contengono ortaggi prevalentemente invernali, mentre al sud, trionfano agrumi, pomodori e cotture più leggere.
La cucina macrobiotica ci invita a seguire delle semplici regole:
– stagionalità;
– consumo di alimenti locali (poiché adatti al clima nel quale sono cresciuti e quindi adatti al nostro corpo);
– scelta di stili di cottura adatti alla stagione (cotture lunghe in inverno, brevi o crudo in estate).
Applicando questi principi logici e molto intuitivi, è possibile aiutare il corpo a mantenere uno stato di equilibrio e a evitare fastidiosi malanni di stagione quali ad esempio il raffreddore (del quale ti parlo qui), ma anche malattie più gravi.
La cucina macrobiotica predilige il consumo di cibi che siano equilibrati nella loro energia yin e yang e tra i principali troviamo:
– Cereali integrali, meglio in chicco, ma anche pasta, polenta, cous cous, pane, bulgur vanno bene purchè integrali.
– Verdura e frutta di stagione e locale con un consumo solo sporadico e stagionale di pomodori, peperoni, melanzane, patate.
– Legumi e derivati (tofu, tempeh).
– Verdure fermentate (crauti, olive in salamoia, verdure pressate).
– Condimenti “speciali”: miso, shoyu, tamari, umeboshi, gomasio, ecc.
– Alghe (se si desidera e si è abbastanza “aperti mentalmente”).
Questi prodotti vengono inseriti in ogni piatto dando la preferenza a cereali integrali (60%), verdure (25-30%), legumi (10-15%). Si raccomanda anche di consumare una zuppa come antipasto almeno una volta al giorno.
Se organizzi così i tuoi pasti e segui la stagionalità degli alimenti e degli stili di cottura, non c’è da impazzire chiedendoti cosa è yin, cosa è yang e se hai creato un piatto equilibrato, è un procedimento molto intuitivo basato sulla tradizione e la saggezza popolare.
La macrobiotica include anche una lista di cibi che sono da consumarsi con grande parsimonia o addirittura da evitare del tutto poiché non permettono al corpo di essere in equilibrio e rallentano o ostacolano un cambiamento in positivo della nostra salute. Trovi le tabelle e le liste di tutti questi alimenti nei miei corsi..
Guarda il video di questo post sul mio canale YouTube